Ciao!
Il mio nome è Nicole e sarò immediatamente diretta con te.
Nell'agosto del 2016 ho avuto un incidente stradale.
Ho trascorso cinque mesi in ospedale, bloccata a letto: ero entrata di fatto nei panni di una paziente.
Ero una paziente che portava con sé una passione sfrenata per le dinamiche relazionali e comunicative tra le persone e una quasi laurea in comunicazione.
Ho così trasformato quella stanza di ospedale in un campo di ricerca:
medici, infermieri, operatori socio sanitari, riabilitatori, radiologi
e pazienti (tra cui me medesima):
lo studio era iniziato.
Emozioni che s'intrecciano, termini tecnici che non si sposano con il dolore del corpo, fretta che danza male con le domande delle persone malate e con il tuo lavoro, le tue paure che si aggrovigliano con le paure dei tuoi pazienti, i tuoi occhi bassi perché sostenere lo sguardo sofferente è troppo, anche per la scienza medica,
e tanto altro ancora.
Ecco, tutto ciò cerca di rispondere alla domanda madre:
Quanto è importante la relazione tra te e le persone malate nel processo di cura?
Nasce così
"Cominciamo da zeus"
un nome un po' bizzarro che indica un proverbio latino:
partiamo dalle basi
e
nella relazione di cura
la base
è
La cura della relazione
Ma hei, non è finita qui.
Tutto ciò è stato trasformato in un documentario
"Quel qualcosa in più"
(ti consiglio dal cuore di guardarlo, puoi solo che trarne benefici per te e il tuo lavoro,
Be compliant :)
Ehm, no non ho ancora finito.
Dalla comunicazione tra curante e curato sentivo un pezzo mancante fondamentale.
Il curante, tu, come ti vivi, a livello umano ed emotivo, la tua difficile e delicata professione?
E questo come va ad incidere nella relazione con il tuo paziente?
E quindi,
con un microfono, una webcam e un ospite sempre diverso
ho lanciato
"Anche Umani"
PODCAST
Ecco, questi ad oggi sono i progetti, ma ne ho tanti altri nella mente.
Tutto questo per aiutarti, mediante la mia esperienza e studi, nella tua professione:
da quel lato mai affrontato in facoltà e mai sufficientemente approfondito in corsia, ma che senti anche tu essere la base del tuo lavoro.
Grazie, per tutto quello che sei.